Veracini Antonio

Sonate da camera a violino solo [e basso continuo] Opera Seconda

(Musica strumentale)
Bibliotèque nationale de France
Trascrizione a cura di Antonio Frigé
Introduzione di Carlo De Martini

69 pagine

ISMN 979-0-705083-08-8



Della famiglia dei Veracini, musicisti toscani dell’epoca barocca, conosciamo bene quello famoso assai, il Francesco Maria che forma assieme al Corelli, il Maestro, e al Geminiani, collega in arte e feroce antagonista, un trio di fondamentale importanza nella storia del violino moderno. Codesto Francesco Maria, inquieto artista sempre alla ricerca d’una consacrazione definitiva e d’un luogo d’adozione qualsivoglia, ma tale almeno da potervi regnare incontrastato nella sua arte, girovagò per l’Europa, dicono le cronache, passando dalla natia Firenze dapprima a Roma, per completar gli studi e poi a Francoforte, Venezia, Londra, Dusseldorf, Dresda, Praga, quindi a Firenze per un decennio per tornare poi a Londra e rientrare infine in Italia, tra Pisa, Torino e Firenze, dove terminò una tormentata esistenza terrena all’età di settantotto anni. Azzoppatosi dopo un tentativo di suicidio a Dresda intorno ai trent’anni, dovuto con ogni probabilità al clima difficile creatogli attorno dall’invidioso Pisendel (violinista sommo anch’egli e perciostesso poco amichevole padrone di casa), amareggiato dalle difficili controversie londinesi con Haendel e Geminiani, lo stanco Francesco Maria rientra definitivamente alla fine degli anni ’40 in Italia a scriver musica e opere teoriche e didattiche....
Files:
Partitura originale
8,00€
Partitura con bc
12,00€
partitura + parti
20,00€