XII Sonates a Violino e Violone, col Basso continuo

(Musica strumentale)

Bibliothèque nationale de France

Trascrizione a cura di Antonio Frigé
Introduzione di Michael Talbot

78 pagine

ISBN 978-88-98342-63-1

Lo svizzero (ma possibilmente bavarese o austriaco) violinista amatoriale Heinrich Weissenburg (c. 1660-1730), che nelle sue numerose composizioni si attribuisce lo pseudonimo misto latino-italiano di Henricus Albicastro, è un importante e dotato compositore la cui biografia rimane misteriosa non tanto perché sono state portate alla luce poche informazioni ma perché egli stesso scelse deliberatamente di celare o falsificare alcuni dati fornendo, in diverse occasioni, delle versioni differenti sulle sue origini.
Quando si iscrisse all’Università di Leiden nel 1684 si descrisse come viennese (Viennensis) ma quando sposò una certa baronessa Petronella de Rhoe de Opzinnig di Breda (nei Paesi Bassi) nel 1722 egli indicò come luogo di origine il castello di Neuburg nel Palatinato superiore. Svariate sue pubblicazioni lo descrivono come “del Biswang” in Baviera, sebbene questa potrebbe essere un’indicazione del ramo dell’apparente famiglia nobiliare cui apparteneva. Infine, J.G. Walther nel Musikalische lexicon del 1732 lo identifica come svizzero – un’attribuzione nazionale che è stata accettata fino ai giorni nostri.
Albicastro risultava già attivo come musicista durante i suoi anni di studio a Leiden. Durante gli anni novanta del XVII secolo si trasferì nei Paesi Bassi meridionali, ove alcune sue musiche furono pubblicate a Bruges. La sua affiliazione stilistica si collocava con la scuola di violinisti – compositori della Germania meridionale e della Boemia, che includeva delle principali figure come Heinrich Biber, Johann Heinrich Schmelzer, Johann Jacob Walther, Georg Muffat e Johann Paul Westhoff, da cui trasse il suo interesse per la scrittura a doppie corde (spesso concepita polifonicamente) e in genere gli effetti virtuosistici...