XII Sonate per due Flauti traversieri e basso continuo

(Musica strumentale)

Musik-och teaterbiblioteket, Stockholm

Trascrizione a cura di Antonio Frigé
Introduzione di Timothy Nastasi

105 pagine

ISMN 979-0-705083-06-4

Le Trio Sonate della presente pubblicazione non recano numero d’opera e stilisticamente si avvicinano alle sonate dell' Op. I e dell' Op II. Lo stile compositivo è semplice e leggero e la destinazione di queste sonate era il largo pubblico di dilettanti. Dal punto di vista armonico non vi sono particolari arditezze, se non ritardi e dissonanze di uso comune all’epoca. La struttura è simile in quasi tutte le sonate e ricalca quella dei concerti vivaldiani: Allegro iniziale seguito da un Adagio, per finire con un Allegro in tempo ternario.
Un discorso a parte merita la sonata sesta, che sembra differenziarsi dalle altre già a partire dalla struttura che è in quattro tempi e non in tre. Armonicamente si presenta molto più ricca, con dissonanze molto evidenti e la presenza di un pedale armonico alla fine primo tempo, sospeso in dominante. Il terzo tempo è soave e e di andamento omoritmico, un momento di calma tra i due tempi veloci. Entrambi gli “Allegri" sono di forte carattere, presentando scelte tecniche inusuali per l’epoca, come ad esempio i ribattuti insistenti dell’ultimo movimento, facili per un violino ma ardui per il flauto.