Bellinzani Paolo Benedetto

Duetti da Camera Opera quinta

(Musica vocale profana)
Museo internazionale e Biblioteca della musica di Bologna
Trascrizione a cura di Antonio Frigé
Introduzione di Stefano Rapetti

185 pagine

ISMN: 979-0-705083-47-7

Tra le opere vocali di Bellinzani, i “Duetti da camera” Op. 5, editi a Pesaro dalla stamperia Gavelli nel 1726 e recanti la dedica al Principe Cardinale Cornelio Bentivoglio d'Aragona, sono degni di particolare attenzione.
Mentre infatti i lavori vocali del B. hanno quasi sempre destinazione liturgica (fatto non sorprendente, dato che egli, ordinato sacerdote nel 1717, operò quasi sempre come Maestro di Cappella presso varie cattedrali, tra cui Udine, Pesaro, Ferrara, Orvieto e Recanati) e i due oratori da lui composti, Ester e Abigaille, si basano anche essi su soggetti biblici, questi “Duetti da camera” sono invece dialoghi d'amore tra coppie di personaggi del “Pastor Fido” guariniano (Silvio e Dorinda, Mirtillo ed Ergasto), della storia mitica romana (Didone ed Enea, Tarquinio e Lucrezia, Marcantonio e Cleopatra) e dei miti greci narrati da Ovidio ed Apuleio (Amore e Psiche, Andromeda e Perseo, Dafne e Apollo, etc.).
Per questi duetti - altra singolarità - Bellinzani adotta una struttura formale di ampio respiro, rendendoli di fatto delle cantate a due voci soliste, secondo uno schema che prevede la successione di: Aria a due, recitativo e aria del primo personaggio, recitativo e aria del secondo personaggio, recitativo a due, aria finale a due, che li distingue dalle opere simili ma formalmente più succinte pubblicate in quegli anni da Bononcini, Steffani, Durante, Haendel.
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