Badia Carlo Agostino

Dialogo a 2 voci con Istromenti e Tromba

(Musica vocale profana)
Österreichische Nationalbibliothek - Mus.Hs.17625

Trascrizione a cura di Antonio Frigé 
Introduzione di Beniamino Calciati
90 pagine
ISMN 979-0-705102-69-7

Le informazioni biografiche su Carlo Agostino Badia (1672-1738) risultano essere scarse, in particolar modo per quanto riguarda la sua formazione musicale. Veneziano di origine, dopo alcune esperienze a Milano, Roma e Innsbruck, divenne nel 1694 musicista di corte a Vienna, incarico prestigioso che mantenne fino alla morte. Le alternative considerazioni sul valore delle sue composizioni e l’esigua riflessione musicologica non portarono a una sostanziale riscoperta e valorizzazione dell’opus, conservato in gran parte presso la Biblioteca Nazionale di Vienna, eccezion fatta per gli oratori Sancta Gertrude e Ismaele di Johann Josef Fux, indagati da parte di Rudolf Schnitzler in vista di una riattribuzione a vantaggio di Badia.

Una prima versione di questa cantata risale al 1701 ed è stata recentemente oggetto di un’interessante e approfondita analisi4 ad opera di Nastasja Gandolfo, anche in merito ai rapporti con la guerra di successione spagnola. Successiva di oltre un ventennio, la versione qui proposta (1723) appare come una grandiosa opera di circostanza, nella quale la forza militare degli Asburgo, l’intelligenza politica dei suoi membri e i lieti eventi familiari si mescolano a ricchi riferimenti al mondo delle antichità classiche e a una geografia incline più al mitologico che al topografico. Le gesta di Carlo d’Asburgo (1685-1740) e della consorte Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel (1691-1750) vengono narrate dalle voci del Fato e del Genio, con accompagnamento di archi e tromba.

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