Scarlatti Alessandro

Regole per ben sonare il cembalo (Volume II: Partimenti XCVII-CLXVIII)

(Instrumental music)
Staats-und Universitätsbibliothek Hamburg Carl von Ossietzky. (D-HS MA/251)
Trascrizione a cura di Antonio Frigé
Introduzione di Simone Vebber

155 pagine

ISMN 979-0-705083-32-3

La nuova fonte DHs M A/251 Regole per ben [son]are | il cembalo di Alessandro Scarlatti rap- presenta una delle più ampie raccolte di partimenti attualmente rinvenute.
L’incremento, negli ultimi due decenni, di studi e pubblicazioni dedicate alla pratica del partimento rivela la necessità di ridefinire le competenze dell’escutore e le modalità del fare musica, spesso limitate ad un’univoca dimensione interpretativa, nella quale le differenti “specialità” infrangono la figura unitaria di musicista in grado, fino agli albori del secolo XXI, di comporre, eseguire ed improvvisare la musica. La studio della storia del partimento denota come il contrappunto e la pratica delle diminuzioni attraverso la codificazione di passaggi idiomaitici propri degli strumenti a tastiera confluiscano nello sviluppo della capacità di eseguire un brano musicale “non scritto” o scritto parzialmente. Oggigiorno tale modalità esecutiva viene definita in maniera più o meno approssimativa “improvvisare”, temine che nei secoli XVII, XVIII e XIX vantava di sinonimi ben più decorosi quali sonar di fantasia, fantasieren, art de préluder, etc. Eseguire un partimento correttamente presuppone quindi il raggiungimento di molteplici obiettivi didattici quali la conoscenza delle regole del contrappunto, l’individauzione delle oppurtunità offerte dalla linea melodica del basso, avere il controllo della mano in funzione della realizzazione di passaggi e diminuzioni adeguate alla situazione.
I 217 partimenti pubblicati nella presente edizione sono contenuti nel manoscritto M/A 251 attributo ad Alessandro Scarlatti e redatto verosimilmente nel 1754.
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