De Santis Giovanni

VI Concerti a sette e otto strumenti - Opera II

(Musica strumentale)
Universitetsbibliotek, Uppsala (Leufsta Mus. tr. 59)
Trascrizione a cura di Antonio Frigé
Introduzione di Cesare Fertonani

ISMN 979-0-705083-46-0

157 Pagine

Pressoché nulla si sa oggi di Giovanni De Santis. Dai frontespizi delle edizioni a stampa delle sue composizioni strumentali pubblicate a Venezia e ad Amsterdam tra il 1730 circa e il 1735 circa si evince che De Santis era un violinista e compositore «napolitano»; denominazione che, com’è noto, non comportava necessariamente la nascita ma la formazione a Napoli, in uno dei quattro conservatori della città (Santa Maria di Loreto, Sant’Onofrio a Capuana, Pietà dei Turchini, Poveri di Gesù Cristo), o comunque la condizione di suddito del Regno di Napoli.
Le uniche notizie conosciute su di lui si trovano in alcuni dizionari enciclopedici del Settecento e dell’Ottocento e in particolare nei Kritische Briefe über die Tonkunst di Friedrich Wilhelm Marpurg (1763) e poi nello Historisch- biographisches Lexikon der Tonkünstler (1790-1792) di Ernst Ludwig Gerber, dove se ne parla in questi termini:
Giovane compositore a Napoli, fu molto apprezzato per le sue composizioni intorno al 1740. Ad Amsterdam Witvogel cercò di acquisirle in forma manoscritta per mezzo di commercianti italiani e le pubblicò con la tecnica dell’incisione su rame. Il compositore, cui venne sott’occhio una di queste edizioni, se ne ebbe a male, s’imbarcò per raggiungere Amsterdam e porre fine ai misfatti dell’inopportuno editore delle sue opere. Morì tuttavia durante il viaggio.
Così furono pubblicate ad Amsterdam con la tecnica dell’incisione tre raccolte di sonate per violino e sei concerti per violino con accompagnamento che furono molto stimati.
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