"Armonici entusiasmi di Davide" Salmi concertati a 2, 3 e 4 voci con 2 violini, Opera nona

(Sacred vocal music)

Museo internazionale e Biblioteca della musica di Bologna

Trascrizione a cura di Antonio Frigé
Introduzione di Carlo Centemeri

393 pagine

ISMN 979-0-705083-50-7

Nel 1690, quando Bassani consegna alle stampe la sua prima raccolta di musica liturgica (i salmi op. 9 che presentiamo in questa pubblicazione), ha all’attivo oltre vent’anni di attività in ambito ecclesiastico: il suo debutto editoriale è avvenuto tredici anni prima, nel 1677, ma gli otto volumi editi nel frattempo sono stati dedicati a musica profana, con l’unica eccezione dei mottetti a voce sola op 8. Non è quindi improbabile pensare che gli “Armonici Entusiasmi di Davide” possa essere stata compilata partendo dalle composizioni scritte come parte dell’attività professionale da lui svolta sino a quel momento, operando pertanto una scelta meditata all’interno di un ampio catalogo di composizioni scritte nel corso di diversi anni e ampiamente rilavorate sulla base dell’esperienza. In queste composizioni si percepisce, infatti, tanto l’abilità nell’uso dei violini già dimostrata ampiamente nelle superbe sonate op. 5 quanto una conoscenza contrappuntistica che si pone a metà strada tra lo stile veneziano e quello bolognese. La forma è quella del salmo concertato, suddiviso quindi in più movimenti alternati sia come organico che come carattere, dove i ripieni – laddove presenti - sono pensati per un coro di dimensioni non eccessive che permetta di avere un’agilità quasi pari a quella delle parti soliste, ma in cui sia prevista un’opportuna alternanza coloristica tra sezioni solistiche e sezioni corali e gli strumenti non abbiano mai (salvo in brevi sezioni, come la deliziosa sinfonia strumentale del Magnificat) un ruolo predominante. E’ interessante notare inoltre come Bassani alterni salmi ripieni a quattro (Dixit Dominus, Beatus Vir, Laudate Dominum, Lauda Jerusalem, oltre al Magnificat e alle Litanie) con composizioni invece pensate per essere eseguite solo dai solisti (l’introduzione Domine ad adjuvandum e i salmi Confitebor, Laudate Pueri, Laetatus Sum, Nisi Dominus), fornendo quindi un’ulteriore differenziazione coloristica tra salmo e salmo.