Beatus vir a 4 voci, 2 clarini, 2 violini, 1 trombone e fagotto concertati
(Sacred vocal music)
Österreichische Nationalbibliothek (A-Wn) HK.234
Trascrizione a cura di Antonio Frigé
ISMN 979-0-705083-78-1
35 pagine
Antonio Caldara (1670-1736) è una figura chiave della musica europea tra ‘600 e ‘700. Nato a Venezia, la culla dell’opera italiana secentesca, inizia a lavorare da giovanissimo come cantore nella cappella di San Marco. Si distingue presto come violoncellista, ma sarà l’attività di compositore a renderlo famoso e a procurargli incarichi prima a Mantova (dal 1699), poi a Roma presso il principe Ruspoli (dal 1709), infine a Vienna, come secondo maestro di cappella dal 1716 fino alla morte avvenuta nel 1736. Caldara fu autore di 78 lavori drammatici, 42 oratori, oltre a innumerevoli altri lavori sacri e profani, e assunse un posto di primo piano nella vita musicale a cavallo tra i due secoli insieme ad Alessandro Scarlatti, Stradella, Corelli e Händel. La sua produzione, purtroppo in gran parte dimenticata, era allora grandemente apprezzata, tanto da indurre per esempio Nicolas Bernier a definirlo “Il più celebre maestro d’Italia dell'epoca”. Il manoscritto, oggetto della presente edizione, è conservato a Vienna presso la Österreichische Nationalbibliothek.
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