Stradella Alessandro

L'Armida - Cantata per Contralto e Basso continuo

(Profane vocal music)
D-Hs - Hamburg - Staats und Universitätsbibliothek Carl von Ossietzky, Musiksammlung ND VI 2263,1(13)
Trascrizione e Introduzione a cura di Tim Severloh

ISMN 979-0-705102-20-8

35 pagine

Antonio Alessandro Boncompagno Stradella è certamente tra i più importanti compositori italiani della sua generazione. Come molti dei suoi colleghi, era anche un affermato cantante e violinista. Ci sono alcune controversie riguardo data e luogo della sua nascita, ma secondo l’ipotesi più probabile sia nato il 3 aprile 1639 a Nepi, un piccolo comune situato tra Roma e Viterbo. Altre alternative includono Bologna, Roma, Modena e Napoli e gli anni tra il 1639 e il 1645. Figlio di una ricca famiglia di piccola nobiltà, Stradella visse una vita che fin da giovanissimo fu segnata da frequenti sconvolgimenti e incostanze. Già nel 1639 la sua famiglia fu costretta a fuggire ripetutamente dal conflitto armato tra le famiglie Farnese e Barberini. Dopo la morte del padre nel 1648, la madre portò i suoi due figli più piccoli, Alessandro e Stefano, a Roma, dove Stradella, probabilmente nel 1653, iniziò la sua formazione musicale con Ercole Bernabei. Non rimane alcuna traccia della sua successiva educazione. Nel 1667 ricevette la sua prima commissione di cui si ha notizia, componendo un oratorio latino per la Quaresima per l’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso di San Marcello. La carriera di Stradella fu costellata da periodi di grande successo, fama e produttività, ma fu anche segnata da problemi personali causati da molteplici affari e truffe, che lo mandarono in fuga sia dai suoi nemici che dalle autorità. La sua vita colorata terminò brutalmente quando fu assassinato il 25 febbraio 1682 a Genova. Nonostante la sua esistenza itinerante e la sua vita minacciata più volte, Stradella ha lasciato un ampio e innovativo corpo di lavoro che comprende praticamente ogni genere del suo tempo. La sua musica quasi certamente ha avuto una grande influenza sullo sviluppo della forma che sarebbe diventata il concerto grosso. Le cantate per voce sola e basso continuo costituiscono la parte più ampia e significativa della sua opera.
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Partitura
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