Feo Francesco

Salve Regina

(Sacred vocal music)
Münster, Collezione Santini
Antifona a Soprano solo con violini, viola e basso continuo

Trascrizione a cura di Antonio Frigé
Introduzione di Lorenzo Ghielmi

28 pag.

ISBN 978-88-98342-54-9

Nel Settecento, fra le città italiane, solo Venezia e Roma potevano concorrere con Napoli in campo musicale. I giovani musicisti accorrevano in questi centri da tutta Europa per concludere i loro studi, per apprendere l’arte del canto e per incontrarvi i più grandi compositori viventi. Alessandro Scarlatti, grazie soprattutto alla produzione operistica, fu presto considerato un caposcuola, ma molti altri musicisti furono attivi nella città partenopea. I quattro Conservatori (S. Maria di Loreto, S. Onofrio, la Pietà dei Turchini, i Poveri di Gesù Cristo), nati dapprima come orfanotrofi, erano stati trasformati in scuole musicali di altissimo livello. Francesco Durante, Leonardo Leo, Francesco Feo, Francesco Mancini, Giovanni Battista Pergolesi, Domenico Cimarosa – solo per citare alcuni nomi della scuola napoletana – raggiunsero, durante la loro vita, una celebrità europea.
Nato a Napoli nel 1691, Feo fu ammesso nel 1704 al Conservatorio della Pietà dei Turchini. Nel 1713 debuttò come operista al Teatro San Bartolomeo ma il suo primo grande successo fu il melodramma Siface re di Numidia, del 1723. Il libretto di quest’opera era il lavoro d’esordio del giovane Pietro Metastasio. Nello stesso anno Feo fu nominato primo maestro del Conservatorio di sant’Onofrio. Nel 1739 si trasferì al Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo, dove prestò servizio fino al 1743. Decise quindi di ritirarsi dall’insegnamento e di dedicarsi esclusivamente alla composizione di musica sacra. Dal 1726 ricopriva inoltre l’incarico di maestro di cappella della chiesa dell’Annunziata. Come compositore ebbe commissioni ed incarichi da molte città italiane e dai teatri di Madrid e di Praga. Morì il 28 gennaio 1761...
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