Porpora Nicola

Dodici Cantate per voce sola di Soprano [e Alto] con accompagnamento del basso numerato

(Musica vocale profana)
Biblioteca del Conservatorio di musica S. Pietro a Majella – Napoli
Trascrizione a cura di Antonio Frigé
Introduzione di Salvatore Maugeri

110 pag.

ISBN 978-88-98342-37-2

Cantata I D’amore il primo dardo (Soprano)
Cantata II Nel mio sonno almen talora (Soprano)
Cantata III Tirsi chiamare a nome (Soprano)
Cantata IV Queste che miri, oh Nice (Soprano)
Cantata V Scrivo in te l’amato nome (Soprano)
Cantata VI Già la notte s’avvicina (Soprano)
Cantata VII Veggo la selva, e il monte (Alto)
Cantata VIII Or che una nube ingrata (Alto)
Cantata IX Destatevi, oh pastori (Alto)
Cantata X Oh, se fusse il mio core (Alto)
Cantata XI Oh Dio! che non è vero (Alto)
Cantata XII Dal povero mio cor (Alto)


Le Dodici Cantate op. 1 per voce sola di Soprano con accompagnamento del Basso numerato composte dal Sig. Maestro Porpora (in realtà solamente le prime sei sono per soprano, le rimanenti sono per contralto) sono cantate da camera conservate manoscritte presso la Biblioteca del Conservatorio di musica S. Pietro a Majella di Napoli.
Furono pubblicate a Londra nel 1735, con la dedica «All’Altezza reale di Federico Prencipe reale di Vallia [Galles] e Prencipe Elettorale di Hanouer», nella cui corte Nicolò Porpora aveva circa sette anni prima prestato servizio. Federico Luigi di Hannover (1707 – 1751) fu una figura importante nella realtà socio-culturale del tempo e nella fattispecie fu patrono delle arti e sostenitore dell’Opera della Nobiltà (terreno d’azione di Porpora), in concorrenza col Teatro Reale in cui operava il suo collega rivale Händel.
Il compositore, dopo esser giunto a Londra nel 1729 decise, dunque, di dare alle stampe in terra inglese queste eccellenti cantate (come opera prima!) fino ad allora rimaste manoscritte a Napoli, in un periodo avanzato della sua vita (ricordiamo che la sua, ancora incerta, data di nascita si colloca intorno al 1686 e che morì nel 1766).
Porpora, uno dei più celebri compositori della sua epoca non solamente per quanto riguarda l’ambito operistico ma sicuramente anche per il sapiente e raffinato trattamento della voce, fu un espertissimo maestro di canto, impartendo lezioni di quest’arte che possedeva come pochi. Basti citare solo tre fra i suoi celebri allievi: Senesino, Farinelli e Porporino.
L’abilità di Porpora, che fu tra l’altro maestro di Haydn, a coniugare la lingua italiana alla musica era internazionalmente riconosciuta nel suo tempo. Le sue cantate sono sempre state molto apprezzate, in particolar modo per l’eccellenza dei suoi recitativi, il buon gusto e lo stile prettamente vocale delle arie; per questi motivi sono considerate modelli di perfezione della musica drammatica...
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