Concerto per flauto concertante, violini, viola e basso

(Instrumental music)

Sächsische Landesbibliothek - Staats - und Universitätsbibliothek Dresden

Trascrizione a cura di Antonio Frigé
Introduzione di Valeria Mannoia

42 pagine

ISBN: 978-88-98342-41-9


Johann Joachim Agrell, figlio del pastore luterano Johan Jonas Agrell e di Margaretha Landelius, nacque il 1 febbraio 1701 a Löt, nella provincia svedese di Östergötland. Svolse i giovanili studi ginnasiali nella vicina Linköping e solo nel 1721 si trasferì a Uppsala, dove intraprese gli studi universitari.
I suoi dati biografici, fino al 1746, risultano essere poco precisi ma si ipotizza che già nel 1723 abbandonò l’ambiente universitario per trasferirsi a Kassel. Qui lavorò come musicista sia presso la corte ducale del Margravio Karl von Hessen-Kassel sia presso la corte privata del principe Maximilian von Hessen-Kassel. Con quest’ultimo strinse un rapporto duraturo e profondo, che appare testimoniato sia nei riferimenti biografici posti a margine di uno dei ritratti del compositore sia nella dedica al principe Maximilian delle sei sinfonie, pubblicate tra il 1746 e il 1747, dove è ringraziato per i favori accordatigli in tutti gli anni in cui fu al suo servizio.
Gli anni di servizio trascorsi al seguito di Maximilian furono essenziali per la sua formazione di compositore. I fondi musicali disponibili a corte comprendevano molte raccolte di musica strumentale tedesca (principalmente di Georg P. Telemann, Christoph Graupner, Johan A. Hasse, Johann D. Heinichen, Georg F. Händel) e italiana, sia strumentale che operistica. Tra i modelli italiani, Agrell fu sicuramente influenzato dalla scrittura vivaldiana, di cui è noto trascrisse alcuni concerti per cembalo. Questi modelli furono veicolati anche dal decisivo contatto con Fortunato Chelleri a Kassel e con Christoph Graupner a Darmstadt. I biografi di Agrell riportano che, durante gli anni di servizio a Kassel, intraprese un lungo viaggio attraverso la Germania, la Francia, l’Inghilterra e l’Italia; ciò gli permise di entrare a diretto contatto con gli stili e le tecniche compositive più diffuse nei principali centri europei...